Il mondo attuale offre numerose novità che propone con garanzia di pienezza nel momento presente. Che senso ha, quindi, aviccinarsi a persone di epoche passate? La risposta si deve trovare nel testimone della loro vita.
Don Manuel nasce a Siviglia, una città di bellezza privilegiata, il 25 febbraio 1877. I suoi genitori, Don Martín González Lara e Doña Antonia García Pérez, nati ad Antequera (Málaga), emigrarono a Siviglia in cerca di migliori condizioni di vita.
Dobbiamo entrare nella vita di don Manuel -come carinamente viene ricordato- tra due secoli, fine del XIX e prima metá del XX, e davanti a problemi sociali molto gravi, pesime condizioni di vita, basso grado di istruzione primaria, estrema povertà, in ampi settori della società, ingiustizie sociali, la disocupazione tra gli operai era ogni volta più dura, le famiglie che avevano bisogno erano più numerose, c’è il problema dei contadini, degli operai delle fabricche, della scuola, il vizio, la pericolosità cittadina, ecc.
Una società piena di problemi però niente è ostacolo perché l’amore di Dio manifesti la sua grandezza e santità nei suoi figli. È lui che silenziosamente guida la storia, che c’è sempre accanto, che realizza meraviglie e che in mezzo al caos di questo mondo provocato dall’orgoglio e dall’egoismo dell’uomo sa condurci alla salvezza e alla felicità. I santi, luce nel nostro cammino, ci orientano e guidano.
In questa epoca fioriscono numerosi santi in Spagna, sono come un fascio di luce che seminano speranza, rafforzano la fede e fanno presente Dio nell’amore. Insieme a san Manuel ci sono anche, iniettando la linfa nuova del Vangelo nelle vene dell’umanità, il beato Marcelo Spínola, santa Ángela de la Cruz, san José Mª Rubio, san Pedro Poveda, santa Victoria Diez, san Josemaría Escrivá de Balaguer, santa Genoveva Torres, san Fray Mª Rafael Arnáiz e molti altri che ci invitano a esclamare: Lodate Dio uomini di tutta la terra! Perché continua ad operare meraviglie attraverso i suoi santi.
Cattedrale di Siviglia (Spagna) |
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