Possiamo riscoprire nella vita di san Manuel la sua vicinanza al suo popolo, il suo tratto pastorale, le sue opere sociali, frutto del suo amore appassionato a Gesù Cristo e della sua vita eucaristizzata.
"Il programma del cristiano - il programma del buon Samaritano, il programma di Gesù - è un cuore che vede. Questo cuore vede dove c'è bisogno di amore e agisce in modo conseguente" (Deus caritas est, 31). Per queste parole della Chiesa nel secolo XXI troviamo un faro luminoso nella vita di don Manuel: "Un cuore che vide... e non passò da lontano". Egli vedeva con il cuore. Così lo lascia percepire quando, dopo aver letto un passaggio della Scrittura, esclama: "Ha ferito i miei occhi e il mio cuore...".
E dopo aver visto e sentito, non passa da lontano; con la sua espressione: "Non fuggì!". Non è rimasto indifferente alla situazione dei suoi fratelli e nemmeno del suo Fratello maggiore: Gesù Sacramentato. In lui non c'è problema di dualità, da una parte la pietà e dall'altra l'attività. Dirà: "Il cammino del Tabernacolo è di andata e ritorno"; uscire da Gesù all'incontro della gente e tornare con loro all'incontro con Gesù.
Tanto più, insisterei nella stretta dipendenza che esiste tra l'abbandono di Gesù Eucaristia e l'abbandono degli uomini. "Se Gesù, che è la Verità, la Giustizia e l'Amore, è abbandonato, che speranza di sollievo rimane agli abbandonati del mondo?".
È da qui che, sull'esempio del suo Maestro, la sua vita si converte in un continuo cammino di andata e di ritorno spargendo misericordia: "La tua Misericordia! Questo è il tuo segreto e questo è l'unico perché da tutti i tuoi passi sulla terra, è come il segreto e il perché della tua vita di perpetuo immolato dell'Altare e del Tabernacolo!".
Evocare la figura di san Manuel González ci porta, da una parte, a ringraziare il Signore per questo suo autentico amico e per tutti quelli che ha posto sul suo cammino, e, dall'altra, a trovare in lui un modello di vita eucaristizzata ed eucaristizzatrice. Quello che egli ha realizzato, in circostanze particolarmente complesse, illumina oggi il nostro cammino. Quello che egli scelse come stile di vita, essere chicco di grano, ci indica il percorso per essere, come lui, una presenza feconda che vive e annuncia l'amore senza limiti di Gesù Eucaristia.
Suor Maria Leonor Mediavilla Becerril
Superiora generale delle Missionarie Eucaristiche di Nazaret
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