martedì 30 gennaio 2018

Il più grande amore

   

   Gesù ha definito come il più grande amore fra gli uomini il dare la vita per i propri amici.        L’Eucaristia è un amore molto più grande, infinitamente più grande del più grande amore fra gli uomini.
   Eucaristia è dare la vita per gli amici e per i nemici, non una volta, ma innumerevoli volte.
   Gesù Maestro mio, mi permetti di ampliare la tua definizione del più grande amore?
   Tu hai detto: «Nessuno ha amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici…» (Gv 15,13) all’infuori di chi ha inventato l’Eucaristia per donarla tutti i giorni e a tutte le ore per i suoi nemici, fino alla consumazione dei secoli!
   Non è vero che se amor con amor si paga, l’amore più grande di Cristo dev’essere pagato con il più grande amore del cristiano? Cioè, con un amore fino al sacrificio e per tutta la vita. Se l’amore che Gesù ha per me è amore di Ostia, io devo essere per Gesù ostia di amore.
   Se Gesù è la mia Ostia di tutti i giorni e di tutte le ore, non devo forse io aspirare e prepararmi ad essere sua ostia di tutte le ore e di tutti i giorni?
San Manuel González

venerdì 5 gennaio 2018

La preghiera dei magi

“Abbiamo visto sorgere la sua stella 
e siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2)

   Preghiera che da parte dei Magi è ricerca di luce e promessa di adorazione e di abbandono. “Vidimus et venimus: abbiamo veduto e siamo venuti”, è l’única parola della loro preghiera: abbiamo veduto e desideriamo vedere di più, vedere tutto; siamos venuti per darci completamente, per adorare il Re nascosto con tutti noi stessi, conoscere per amare, conoscere meglio per amare meglio, amare meglio per darci di più e meglio. Preghiera che da parte dello Spirito Santo è infusione graduale e crescente di forza per decidersi a togliersi di tra le tenebre in cui giacciono, per intraprendere il viaggio che porta alla luce e per vedere la luce ardentemente cercata con occhi nuovi, amarla con cuore nuovo, servirla con opere nuove, adorarla con sottomissione nuova, con soddisfazione nuova inebriarsene.
   Trovare Gesù con una Madre, e in quel Bambino, il più povero e abbandonato tra tutti i bambini, scoprire un Dio Re e in quella Madre povera una Regina e in quella spelonca una reggia e in quel presepio un trono, è forse visione di occhi puramente umani?
   Prostrarsi in ginocchio, dare con ricchi doni l’adorazione più umile, offrire l’intelletto e la volontà, i beni di onore e di fortuna, la vita intera, è forse opera o offerta di cuori solo umani? Giungere in così breve tempo a tanta effusiva familiarità con la corte del Re-Bambino, che Angeli si fanno loro guida per il viaggio di ritorno, è forse opera di abilità e industrie terrene?
   No, no: tutto questo è l’opera dello Spirito Santo che rinoverà la faccia della terra, dello Spirito che creerà terre e cieli nuovi, cioè menti e cuori muovi per glorificare il Re nascosto del Tabernacolo e santificare e confortare coloro che lo cercano e gli parlano in preghiera, preparata come quella dei Magi con laboriosità, rettitudine, costanza e umiltà.
   Il frutto della preghiera dei Magi è presente nelle parole con cui il Vangelo dice: “Per alium viam reversi sunt: ritornarono alla loro patria per un altra strada”. Buon sigillo di buona preghiera: il cambio di strada!
   Anime che sovente andate a parlare a Gesù Sacramentato, le vostre strade di ritorno sono di maggior purezza d’intenzione, di maggior bontà di cuore, di maggior puntualità nel dovere, di maggior generosità con Dio e con il prossimo, di maggior dominio di voi stesse che la strada di andata? Dal Tabernacolo partite più vassalli del Re nascosto e sacrificato e piú disposti a sacrificarvi in silenzio e con cuore lieto?

San Manuel González