venerdì 5 gennaio 2018

La preghiera dei magi

“Abbiamo visto sorgere la sua stella 
e siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2)

   Preghiera che da parte dei Magi è ricerca di luce e promessa di adorazione e di abbandono. “Vidimus et venimus: abbiamo veduto e siamo venuti”, è l’única parola della loro preghiera: abbiamo veduto e desideriamo vedere di più, vedere tutto; siamos venuti per darci completamente, per adorare il Re nascosto con tutti noi stessi, conoscere per amare, conoscere meglio per amare meglio, amare meglio per darci di più e meglio. Preghiera che da parte dello Spirito Santo è infusione graduale e crescente di forza per decidersi a togliersi di tra le tenebre in cui giacciono, per intraprendere il viaggio che porta alla luce e per vedere la luce ardentemente cercata con occhi nuovi, amarla con cuore nuovo, servirla con opere nuove, adorarla con sottomissione nuova, con soddisfazione nuova inebriarsene.
   Trovare Gesù con una Madre, e in quel Bambino, il più povero e abbandonato tra tutti i bambini, scoprire un Dio Re e in quella Madre povera una Regina e in quella spelonca una reggia e in quel presepio un trono, è forse visione di occhi puramente umani?
   Prostrarsi in ginocchio, dare con ricchi doni l’adorazione più umile, offrire l’intelletto e la volontà, i beni di onore e di fortuna, la vita intera, è forse opera o offerta di cuori solo umani? Giungere in così breve tempo a tanta effusiva familiarità con la corte del Re-Bambino, che Angeli si fanno loro guida per il viaggio di ritorno, è forse opera di abilità e industrie terrene?
   No, no: tutto questo è l’opera dello Spirito Santo che rinoverà la faccia della terra, dello Spirito che creerà terre e cieli nuovi, cioè menti e cuori muovi per glorificare il Re nascosto del Tabernacolo e santificare e confortare coloro che lo cercano e gli parlano in preghiera, preparata come quella dei Magi con laboriosità, rettitudine, costanza e umiltà.
   Il frutto della preghiera dei Magi è presente nelle parole con cui il Vangelo dice: “Per alium viam reversi sunt: ritornarono alla loro patria per un altra strada”. Buon sigillo di buona preghiera: il cambio di strada!
   Anime che sovente andate a parlare a Gesù Sacramentato, le vostre strade di ritorno sono di maggior purezza d’intenzione, di maggior bontà di cuore, di maggior puntualità nel dovere, di maggior generosità con Dio e con il prossimo, di maggior dominio di voi stesse che la strada di andata? Dal Tabernacolo partite più vassalli del Re nascosto e sacrificato e piú disposti a sacrificarvi in silenzio e con cuore lieto?

San Manuel González

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