O Signore, che in questo sacramento ci hai lasciato una viva memoria della tua passione, concedi a noi che ci siamo consacrati al servizio, alla compagnia e alla riparazione di tanto amabile quanto non amato sacramento, di meditare e venerare in tal maniera gli adorabili dolori del tuo Figlio Gesù Cristo, che si accenda sempre più in noi il desiderio di riparare e di ringraziarti per essi, con l’osservanza dei santi comandamenti, lo zelo per la salvezza delle anime e l’amore sincero, affettuoso e forte al tuo cuore eucaristico. Tu, che vivi e regni, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Madre Immacolata, regina del santo dolore e maestra delle Marie e dei Discepoli fedeli nell’amore riparatore, concedici di essere con te mentre il tuo Gesù percorre la via dell’amarezza e arriva fino al Calvario che gli stanno erigendo, nei tuoi tabernacoli, l’ingratitudine e l’abbandono degli uomini.
E voi, valorose Marie del Calvario, sempre fedeli e riconoscenti, e tu, Discepolo prediletto, nostro glorioso patrono San Giovanni, concedeteci di seguire il Signore, non amato, con la stessa vostra fedeltà e delicata corrispondenza.
Offro questa Via Crucis in riparazione dell’abbandono dei tabernacoli, specialmente di quello a me affidato, e con l’intenzione di acquistare tutte le indulgenze concesse dai Sommi Pontefici per questa pia pratica.
PRIMA STAZIONE
Gesù condannato a morte
D. Ti adoriamo, Cuore eucaristico di Gesù, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua croce hai redento il mondo e con la tua eucaristia alimenti le nostre anime.
(da ripetersi all’inizio di ogni stazione)
Gesù mio, condannato nel tribunale di Pilato alla beffa e alla morte, per la superbia e l’invidia dei tuoi nemici e per la codardia dei tuoi amici, e ora nella santa eucaristia al sacrilegio e all’abbandono, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, fammi umile e capace di riconoscere e di far conoscere Gesù nell’ignominia della croce e del tabernacolo abbandonato e sii la mia salvezza.
D. Cuore eucaristico di Gesù.
T. Abbi pietà di noi.
Con la tua Madre Immacolata,
con San Giovanni e le Marie,
vogliamo farti compagnia,
o Gesù, nell’Eucaristia.
(da ripetersi alla fine di ogni stazione)
SECONDA STAZIONE
Gesù caricato della croce
Gesù mio, che nella passione fosti caricato della croce dei miei peccati per sgravarmi di essi e ora nell’eucaristia vai patendo l’abbandono più inaudito e crudele per non lasciarmi solo con me stesso, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, insegnami a ringraziare per quelli che non ringraziano e sii la mia salvezza.
TERZA STAZIONE
Gesù cade la prima volta
Gesù mio, che cadi a terra perché io mi sollevi e che nell’eucaristia mi sostieni perché non cada, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, prendimi per mano come una madre i suoi figliuoli malati e sii la mia salvezza.
QUARTA STAZIONE
Gesù incontra sua Madre
Gesù mio, consolato, della mia ingratitudine e del mio abbandono nella passione e nell’eucaristia, con l’adorazione e l’amore puro della tua Madre Immacolata, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, insegnami a stare con Gesù nella sua continua via dell’amarezza e sii la mia salvezza.
QUINTA STAZIONE
Gesù aiutato dal Cireneo a portare la croce
Gesù mio, che hai ammesso il Cireneo all’onorifico compito di alleviarti della tua croce e ora ammetti le Marie e i Discepoli a quello non meno glorioso di alleviarti del tuo abbandono nei tabernacoli, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, aiutami come mia maestra in questo gradito compito e sii la mia salvezza.
SESTA STAZIONE
Gesù asciugato nel volto dalla pia Veronica
Gesù mio, che ti lasciasti togliere, dalla delicata ed eroica carità della Veronica, le macchie di saliva, di polvere e di sangue dal volto e che ti compiaci della sollecitudine delle Marie e dei Discepoli nell’ornare i tuoi tabernacoli, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, rendi la mia anima molto pura perché, quando il tuo Gesù viene a visitarla, non trovi macchiato il suo vestito con la sozzura dei miei peccati e sii la mia salvezza.
SETTIMA STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
Gesù mio, che cadi a terra la seconda volta per riparare le mie ricadute nel peccato e che cadi sacramentato nell’anima del sacrilego senza sfogare la tua giustizia, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, intenerisci le anime sacrileghe e sii la mia salvezza.
OTTAVA STAZIONE
Gesù consola le donne di Gerusalemme
Gesù mio, che in mezzo alle immense amarezze della tua passione e dei tuoi tabernacoli abbandonati tieni parole dolci per le donne che piangono per te, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, fa che io mi dimentichi delle mie pene per ricordarmi solamente di quelle che soffre il mio Gesù e sii la mia salvezza.
NONA STAZIONE
Gesù cade la terza volta
Gesù mio, oppresso dall’odio dei malvagi e dall’abbandono dei buoni, fino a cadere a terra la terza volta, e che, per un miracolo perenne di amore infinito e di infinita pazienza, non ti stanchi ancora, nel tabernacolo, di tanta ingratitudine, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, dammi, per il mio Dio e per il mio prossimo, un amore instancabile e sii la mia salvezza.
DECIMA STAZIONE
Gesù spogliato delle sue vesti
Gesù mio, spogliato delle tue vesti sul Calvario e più povero del più abbandonato dei poveri in molti tabernacoli, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, insegnami a vestire il tuo Gesù povero con le vesti delle mie virtù e le delicatezze del mio amore e sii la mia salvezza.
UNDECIMA STAZIONE
Gesù inchiodato sulla croce
Gesù mio, inchiodato sulla croce e chiuso nel tabernacolo per espiare gli abusi della mia libertà, le sfrenatezze della mia sensualità e la superbia della mia vita, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, inchioda la mia libertà e la mia mente nella santa e adorabile volontà del tuo Figlio e sii la mia salvezza.
DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore in croce
Gesù mio, che sei morto una volta sul Calvario e muori innumerevoli volte misticamente nel santo sacrificio per dare la vita a me, misero e meschino carnefice del tuo adorabile Cuore, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, dammi per il Cuore di Gesù, per il mio prossimo ed anche per i miei nemici un amore senza fine e sii la mia salvezza.
TREDICESIMA STAZIONE
Gesù deposto dalla croce
Gesù mio, accolto e stretto in grembo dopo morto da tua Madre e da lei consolato nei tabernacoli, nei quali sei tenuto e trattato dagli uomini come morto, mi compiaccio a riconoscerti ed a chiamarti mio Re e a chiederti pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, augusto trono del mio Re sacrificato e disprezzato, sii la mia salvezza.
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù deposto nel sepolcro
Gesù mio, abbandonato da tutti nel sepolcro e nel tabernacolo, meno che dalle tue Marie e dai tuoi Discepoli, vigilanti e fedeli, pietà.
E tu, dolce Cuore di Maria, sii la mia salvezza, facendo che io muoia alle mie cattive passioni e che viva solo per servire, consolare, confortare e far sempre compagnia all’Amore non amato e abbandonato. Amen.
PREGHIERA FINALE
Riempi la mia anima di pena alla vista di questo grande dolore, che si chiama tua Passione, e di questa grande ingiustizia, la più crudele di tutte, che si chiama tabernacolo abbandonato; mi prostro davanti a Te, Cuore sacramentato del mio Gesù, per dirti: Pietà di me che sono stato anch’io carnefice, pietà per tutti i peccatori, per i sacrileghi, per coloro che ti disconoscono e ti disprezzano e per tutti quelli che non sanno o non vogliono approfittare dei tesori con cui Tu li benefichi nella santa eucaristia; pietà per le anime del purgatorio e particolarmente per quelle che ti fecero maggiormente compagnia nel tabernacolo.
Pietà, Signore, e grazie della forza e della costanza con cui sentiamo le tue pene come proprie e ci siamo presi cura di farti compagnia, principale e più dolce interesse della nostra vita.
Madre Immacolata, regina e maestra nostra, San Giovanni, discepolo fedele, Marie prodi del Calvario e del Sepolcro, ponete nella mia anima quell’amore senza fine per il Cuore di Gesù perseguitato che voi mantenete sempre a suo fianco, nonostante l’odio e la codardia, e che renderà questa mia povera anima peccatrice inseparabile da Gesù, ora perseguitato e abbandonato in terra e poi trionfante nel cielo. Amen.
Un Pater, Ave e Gloria in onore delle cinque piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo e per le intenzioni del Sommo Pontefice.
(Meditazioni di San Manuel González)
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