venerdì 9 settembre 2016

Modello di fede eucaristica

«Il beato Manuel González è un modello di fede eucaristica, 
il cui esempio continua a parlare alla Chiesa di oggi» 
(San Giovanni Paolo II, 29 aprile 2001)

Conquistato da uno sguardo
«Lì, in quel Tabernacolo, scoprii un Gesù così paziente, così buono, che mi guardava...».

Spinto da una sorgente
«Apostolo è, sì, un inviato di Gesù con una sola occupazione: andare verso il Signore, e un solo fine: partire da Gesù, fungendo da Gesù tra la gente e tornare dopo aver donato Gesù a molte anime».

Illuminato dal Vangelo vivo
«Vivere il Vangelo così fedelmente, così chiaramente, che, col solo guardarci, tutti sentano e comprendano Gesù Sacramentato. Più che motivi di credibilità, gli uomini del nostro tempo hanno bisogno ed esigono il grande esempio di credibilità della nostra vita evangelica».

Assetato di eucaristizzare le anime 
«Quanto immensamente felice sarò quando scorgerò le irradiazioni della lampada del Tabernacolo sulla fronte sudata degli operai, sul volto sorridente dei fanciulli, sulle gote rosse  delle giovani, sui solchi e sulle rughe degli anziani e dei sofferenti!»

Appassionato del sacerdozio
«Per la consacrazione sacerdotale il sacerdote ha misticamente smesso di essere un uomo per incominciare a essere un Gesù. Una specie di transustanzazione è avvenuta in lui: le apparenze sono dell’uomo, la sostanza è di Gesù»

Portato a comunicare il dono ricevuto 
«Formare lo spirito eucaristico, di vite consacrate a dare e cercare, al cuore di Gesù Sacramentato  riparazione del suo abbandono interiore ed esteriore [NT: in cui l’hanno lasciato gli uomini], mediante la compagnia di presenza, di compassione, d’ imitazione e di confidenza»

Risoluto a vivere in pienezza la sua vocazione
«Io non voglio essere il Vescovo della sapienza, né dell’attività, né dei poveri né dei ricchi, io voglio essere soprattutto  il Vescovo del Tabernacolo abbandonato».


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