lunedì 9 maggio 2016

Pensieri sacerdotali

Il cuore sacerdotale del Beato Manuel González parla attraverso i suoi scritti…

“Molte volte benedico il Signore che s’è degnato di donare alla mia anima una fede tanto viva e una confidenza tanto cieca e senza limiti nel suo potere, o meglio, nella sua onnipotenza in queste tre cose: Il Vangelo, l’Eucaristia e il Sacerdozio.
Tre cose che in realtà non sono altro che questo: Il Verbo fatto Vangelo ed Eucaristia che parla, cammina ed opera per mezzo del sacerdote”

“Quante volte la presenza del sacerdote nel suo confessionale solitario, anche senza penitenti, ha tratto peccatori ostinati al bacio di Gesù!”

“Come debe gioire il cuore del sacerdote a vivere soltanto per donare Gesù e donarsi con Lui alle anime!”

“Che cos’`e un sacerdote-ostia? Un sacerdote che ogni giorno offre in onore di Dio Padre Gesù immolato, e si offre immolato con Lui, e che dona quanto ha e si dona quanto è alle anime, senza nulla aspettarsi per questo”


“Un sacerdote-ostia è un vivo ritratto dell’Ostia della Messa e della Comunione, dentro e fuori. Sa soffrire ingiustizie senza lamentarsi. Sa riempire di lavoro tutte le ore delle sue giornate senza giungere a dire: non ne posso più, fino a pochi momento prima di spirare. Sa seminare molto, senza rattristarsi perchè il raccolto è scarso o nullo”

“Tutta l’azione del sacerdote è racchiusa nei tre ultimi misteri gaudiosi del Rosario, cioè: Dare Gesù alle anime e darsi con Lui. Offrire Gesù e offrirsi con Lui a Dio nel sacrificio. Far ricuperare alle anime Gesù smarrito e riparare dinanzi a Dio per le anime che smarriscono e non incontrano Gesù”

“Il sacerdote e il Tabernacolo! Dio mio, quanto ci fa dire e pensare e amare e ringraziare e struggersi di amore lùnione di queste due parole! Senza sacerdote non c’è Tabernacolo”


Nessun commento:

Posta un commento